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Conferenza stampa Draghi.

Oggi ho ascoltato la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Fino a ieri potevo spendere belle parole per Lui. Un uomo stimato a livello mondiale, con una forte etica morale, sempre pronto a sostenere la sovranità democratica dell'Italia e di ogni singolo paese.


Oggi, dopo aver ascoltato la conferenza stampa, peraltro trasmessa in differita, sono rimasta basita. Forse doveva prevedere con il dovuto anticipo le eventuali ritorsioni di Putin, ancor prima di firmare le sanzioni contro la Russia, unitamente con gli altri Paesi. A prescindere dal gas russo, dal quale dipendiamo per circa il 55% del nostro fabbisogno annuale, adesso si presenta anche il problema del grano.


Storicamente, l'Ucraina è uno dei primi produttori al mondo di grado. La guerra Russia/Ucraina sta provocando un terremoto alimentare a livello mondiale, rischiando di mettere "alla fame" mezzo mondo. Anche il nostro Presidente doveva immaginare, visto che è un diplomatico e statista di lungo corso, che Putin avrebbe ricattato il mondo intero una volta preso il controllo del Mare di Azov.


Visto che la guerra perdura da oltre 90 giorni e non ci sono gli auspici che possa terminare a breve. Visto che cominciamo ad accusare pesantemente a livello economico le contromosse di Putin, cosa facciamo illustrissimo Presidente? Diamo una bella stretta di mano all'invasore e chiediamo anche scusa?


Non era più conveniente rimanere fuori dal conflitto Russia/Ucraina visto che non ci compete senza schierarci a favore dell'uno o dell'altro? Rimanendo neutrali, giusto per non pagare un prezzo economico salatissimo che difficilmente gli italiani riusciranno a superare?


Insomma, è possibile che dobbiamo sempre essere visti agli occhi del mondo intero come i soliti volta faccia nelle situazioni belliche? Non ci dimentichiamo il comportamento tenuto dal Re durante la seconda guerra mondiale. Perché la storia, con i suoi corsi e ricorsi storici, dovrebbe insegnarci qualcosa. Ed invece, come sempre succede, ricadiamo nei soliti errori.


Del resto, gli attuali uomini politici italiani non brillano per preparazione politica e background culturale. Mancano i grandi statisti di qualche decennio fa. Uomini che, a prescindere dal loro credo politico, facevano la "vera" politica. Continuando di questo passo, la deriva incontrovertibile è molto vicina.





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