Cene di rappresentanza!!!
Nella mia lunga esperienza di accompagnatrice mi è capitato di presenziare molto spesso ad eventi mondani. Ai quali partecipavano spesso personaggi conosciuti. Molti dei quali erano esponenti della nostra politica italiana. Uomini appartenenti alla destra, al centro e alla sinistra politica italiana. I quali, prima di sedersi a tavola, durante i convenevoli tipici di una cena di rappresentanza, non facevano altro che criticare l'operato dei colleghi appartenenti alla cosiddetta destra italiana.
Questi illustri personaggi, molto spesso appartenenti alla casta della magistratura, dimostravano di avere un vero e proprio credo personale: privare e togliere ai cosiddetti ricchi per agevolare i meno abbienti. Quando nella realtà non è assolutamente così, perché anche a loro, come a tutti i comuni mortali, piacciono i lussi e gli agi nonché tutti i benefit che appartengono normalmente ai ceti sociali più benestanti.
Come per magia però, nel momento in cui si sedevano a tavola, ritornava la perfetta armonia. Non esistevano più le correnti politiche e venivano sancite proficue collaborazioni con la fazione opposta allo scopo di approvare decreti e/o emendamenti. In una perfetta logica di scambio di favori, indipendentemente dal proprio credo politico.
Notoriamente, l'ambiente politico è quello che è, lo sappiamo tutti. Quello che io trovo particolarmente bizzarro è denigrare il personaggio prima della seduta a tavola per poi stringergli la mano dopo aver trovato l’accordo più vantaggioso per entrambi.
Prendiamo come esempio i funerali di Stato che si sono appena svolti per commemorare l’ex Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi. Sanciti e decretati in base alla legge numero 36 del 07 febbraio 1987. Trasmessi su tutte le reti nazionali. Cerimonia molto suggestiva l'onda di applausi e ovazioni da parte della gente normale. Ma per quanto riguarda il parterre avrei da ridire ovviamente.
Ho notato che prima della funzione religiosa avvenivano i saluti di rappresentanza con le varie istituzioni presenti, con larghi sorrisi a 32 denti. Mentre al momento della cerimonia, come durante una rappresentazione teatrale, il volto dei presenti cambiava di espressione con sforzi disumani nel fare scendere delle lacrime.
Ora mi chiedo: i profondi sentimenti di ciascuna di queste persone vengono esternati naturalmente oppure premendo un pulsante? In realtà sembrerebbe un contegno da adottare di fronte ai media per non fare trapelare la debolezza di ciascuno di loro. Questi sono i grandi misteri dei nostri governanti.
Diverso è stato per i funerali dei giudici Falcone e Borsellino, vittime delle stragi di mafia, dove le lacrime dei presenti si sono viste eccome, il dolore dei presenti ai funerali era evidente e palese. Però per loro, eroi veri nella lotta alla mafia, con mio grande disappunto, non sono stati onorati con un funerale di Stato. Come sarebbe stato doveroso. Ma la legge italiana non lo prevede, purtroppo.
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